martedì 20 ottobre 2015

IL FELTRO

 


Tra le piccole follie in cui mi sono imbarcata negli ultimi anni, quand’è nata la piccola c’è stata quella di fare le bomboniere, e non in ceramica o qualche altro materiale che già padroneggiavo, ma con il feltro, ai tempi ancora un perfetto sconosciuto! La mia mente, con una neonata da allattare e accudire e un bimbo di 2 anni da non trascurare, ha pensato:”che bello fare dei fiorellini di feltro…ma com'è fatto il feltro? Impariamo e facciamolo subito!”.

 
 
Così ho iniziato a documentarmi e ho scoperto che, a parte i deliziosi oggettini, che per lo più vengono ritagliati e cuciti da panni di feltro sintetico già pronti, esiste tutto un mondo che è quello del fetro fatto a mano, ottenuto direttamente dalla lana cardata.
Esistono due metodi di infeltrire la lana, uno è quello ad ago, l’altro è quello ad acqua, ed è a quest’ultimo che mi sono appassionata.
Il feltro è un tessuto antichissimo, usato dall'uomo sia per coprirsi che per fare delle vere e proprie abitazioni (le yurte).
Con l’infeltrimento ad acqua si possono fare il feltro piatto (panni), ma anche borse, scialli, cappelli, ciotole e tanti altri oggetti, senza cuciture, partendo da un modello che si può pensare, disegnare e realizzare di sana pianta. L’ultima opzione richiede molto esercizio, ma dà grandi soddisfazioni.    
La trasformazione della lana in feltro è qualcosa di magico. I fili di lana sono formati da delle piccole scaglie che a contatto con l'acqua calda si aprono e imprimendo una pressione e un movimento, si legano tra loro, per rimanere saldamente legati una volta che il pezzo si raffredda. 
Meraviglie della Natura!
 

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia un commento!